Una frase che racconta una storia, un’incisione nel cuore di due persone (Giuseppe e Antonella) e un’esperienza emotiva per me.
Prologo
Ho conosciuto – al telefono – questa coppia di sposi; dopo una lunga chiacchierata e vari accordi, ci siamo salutati per ritrovarci – direttamente – al matrimonio . Dunque, per la prima volta, mi sono ritrovato a non conoscere i volti di questi due “fantastici” ragazzi ma solo le loro voci.
Il loro trascorso mi ha commosso e durante la cerimonia, tra racconti e promesse, i miei occhi si sono riempiti di lacrime.
Un amore che sembrava destinato a finire…e, invece, un percorso insolito li ha portati a ritrovarsi.
Estraneo al loro mondo, com’è solito fare nella mia attività, mi lascio trascinare dagli eventi.
Giuseppe e Antonella, sono figli del sud (seppur da anni vivono al nord); nonostante la distanza, sono riusciti a organizzarsi il matrimonio da soli, cercando di conciliare il lavoro con la loro fantasia.
UNA COPPIA IN SINERGIA.
Tutto inizia con un semplice invito: un video creato da loro e un sito internet! La coppia si descrive in modo divertente e inusuale, presentando il loro cane “Poldo”.
Scelgono di sposarsi a Tenuta Pietra di Fonte, Roccella Ionica (RC). Per la preparazione, Antonella opta per un B&B con terrazza sul Mare, nei pressi di Gioiosa Ionica; Giuseppe, invece, rimane a casa sua.
Durante i preparativi e le chiacchierate con gli sposi, ne colgo i dettagli: i vestiti scelti tra tessuti particolari, pesci rossi e farfalle allo stomaco; l’autonomia della sposa per il trucco (con la sola presenza di Poldo); il colore di una bellissima giornata in pieno agosto.
Ore 18:30. Siamo pronti per il rito civile: il sole comincia ad abbassarsi, il colore rosso predomina sulla collina…ed ecco Giuseppe e Antonella che raggiungono l’altare, mano nella mano (unitamente ai loro genitori).
Quella mano: un gesto di un’importanza infinita, un sostegno da piccoli e una guida da adulti.
Il tempo rallenta e io (con loro) ne respiro l’emozione. L’ufficiale, un’amica storica dei due, avvia la cerimonia e – tra aneddoti e sorrisi – accenna allo loro storia. Intanto, Poldo è sdraiato a terra (a fianco della sua padroncina e con lo sguardo alto). La coppia si alza, apre il foglio delle promesse e, in un battito di ciglia, ci ritroviamo a piangere (IO compreso).
Resto senza parole. I due mi trasportano nel loro amore: frasi scelte con cura, calde come il loro cuore.
Inizia la festa. La Band – “I Clacson” – allieta la serata con la musica; Poldo gira tra i tavoli alla ricerca di qualche boccone e, spesso, lo fermo per coccolarlo mentre gli sposi sono intrattenuti dagli invitati.
Momento finale. Inizia il ballo, Giuseppe e Antonella raggiungono il centro del prato, circondati dagli invitati e illuminati da una catena di luci; la musica scorre lenta, i due si abbracciano, creando la giusta intensa armonia ma…di colpo e repentinamente “esplodono” in un ballo “folle di vita” a due (inatteso).
CLAP CLAP è ciò che mi gira in testa mentre riprendo tutto.
Cosa mi è piaciuto osservare?
Che non dobbiamo essere restii a esternare il nostro essere: questo crea maggiore complicità nella coppia e dona personalità ai servizi video e foto; che la spontaneità è un elemento importante nel matrimonio (evitate di farvi trascinare nell’ansia!!!); che non sempre le organizzazioni complesse sono di impatto ma anche la semplicità (magari legata alla propria storia) dona una sorprendente magia; che le promesse scritte con il cuore diventano parole tangibili; che l’amore è tutto e prevale su ogni tradizione (siate folli!!!); che (in ultimo ma non per ultimo) gli animali domestici sono parte della famiglia (perciò includeteli!!!). 😛
Condivido – con voi – il loro video.
Ps: Un mese e mezzo dopo, ho ricevuto (da parte loro) un video bellissimo con su scritto “Dai Michele… ormai sei uno di noi!”: era il messaggio di ringraziamento per tutti i partecipanti, contenente il ballo a due realizzato durante la luna di miele.
BUONA VISIONE